Nello stesso giorno il Senato della Repubblica ha
approvato la nascita della Commissione anti-odio fortemente voluta dalla Senatrice Liliana Segre,
ma rimane l’amarezza per l’astensione, termine edulcorato per non parlare chiaramente di “voto
contro” da parte di 98 Senatori della destra. Decisione attesa alla quale tutti erano preparati
ma non per questo meno sconfortante e soprattutto preoccupa l’appiattimento di Forza
Italia sulle posizioni salviniane o salviniste che dir si voglia: è nata una nuova destra che si nutre di
razzismo, antisemitismo, odio e che ha ripudiato quei valori che per settant’anni ci hanno uniti e
che sono stati i fondamenti del nostro essere, del nostro vivere civile.
Uno schieramento politico, presente in Parlamento
che di fronte alla Senatrice Segre, una donna di 90 anni, superstite dello sterminio di un
intero popolo e bersaglio quotidiano di centinaio di insulti, si appella alla libertà di opinione e,
come ha dichiarato il suo capo, aspirante ai pieni poteri , “…non vuole bavagli…”
C’è da chiedersi che fina abbia fatto la
componente moderata socialista e liberale di Forza Italia. Loro non hanno aspettato di essere imbavagliati,
si sono semplicemente imbavagliati. Quella Forza Italia che non si sarebbe mai astenuta
sull’antisemitismo, di fatto non esiste più. Prendiamone atto e traiamo le debite conseguenze perché le prossime
scelte di noi tutti, saranno fondamentali per determinare cosa vorremo essere. E come saremo.
Domenico Silvagni
Nessun commento:
Posta un commento